
Prendendo in considerazione alcune delle tendenze artistiche attuali, dati e informazioni provenienti da ambiti trasversali, BLAST sviluppa una riflessione condivisa su diverse modalità di percepire, analizzare e restituire episodi e dinamiche di forza, violenza e potere a livello individuale ma anche collettivo, e sulla loro rappresentazione digitale.


L’infinita deformazione elastica della materia,
le composizioni visive dell’incessante propagarsi dell’onda,
contribuisce alla creazione di una nuova armonia liquida e variabile.




La nozione è stata reinterpretata attraverso la materializzazione in chiave grafica della propagazione di un’onda meccanica in un mezzo, sia esso solido, liquido o gassoso. Rappresentando la propagazione di un’onda su griglie composte da elementi diversi si restituiscono diversi paesaggi geomorfi; mappe sismiche e volumi manipolati e deformati da una forza esterna. Da qui la frammentazione del lettering, dove ogni tassello corrisponde a una diversa attività: formazione, talks, mostre, partnership ed esperienze digitali. Il verde acceso è il colore primario combinato con il minimalismo del bianco e nero.
A manipolare ulteriormente il pattern di ogni attività, il contrasto delle griglie materiai con la palette secondaria desaturata e opaca crea una deformazione ulteriore, un gioco ottico in continuo movimento.


